giovedì 31 marzo 2011

QI GONG - ESERCIZI ENERGETICI - NEL PARCO VILLA GHIGI - BOLOGNA

VivaVita! Associazione di Promozione Sociale propone: corso di Qi Gong O.D.H.A. all'aperto, nel parco di Villa Ghigi, Bologna.
Anche quest'anno è iniziato il corso di Qi Gong condotto da Paigam. Il corso comprenderà esercizi tradizionali di Qi Gong, esercizi energetici Osho Divine Healing Arts e altri esercizi direttamente dall'esperienza del conduttore, che mirano a creare un'atmosfera di accettazione, amicizia e intimità con il proprio corpo. 

Ogni Martedì dalle 18 alle 19,30 al parco di Villa Ghigi:
PRESENTAZIONE 19 APRILE
TELEFONA SUBITO AL 392 55 04 074

Ritrovo nella piazzetta dietro al chiosco dei gelati, in via San Mamolo.
Successivamente verrà stabilito un nuovo punto d'incontro all’interno del parco.


informazioni sul corso:
Perchè partecipare?
Perchè questo è un corso mirato ad ottenere veri e duraturi risultati per noi occidentali, che ci muoviamo, lavoriamo e viviamo nelle nostre città.

Cosa ha di particolare questo corso?
Questo è un corso che si radica nelle antiche tecniche orientali (qigong, esercizi energetici, meditazione, ecc) e le applica adattandole a noi, così come siamo in questo momento.

Quali risultati consente di ottenere?
Innanzitutto un maggiore contatto con il nostro corpo, una maggiore intimità e amicizia che ci permette di iniziare a percepire se c'è qualcosa che non va e cercare di risolvere gradualmente il problema, sia a livello del corpo, sia a livello delle emozioni e dei pensieri.

Quali metodi applica e come si svolge un incontro tipo?
Le tecniche applicate sono:
  • Qi Gong,
  • Meditazioni attive di Osho,
  • Respiro-Movimento-Suono
  • Danza Energetica,
  • Danza spontanea,
  • Esercizi Energetici Osho Divine Healing Arts
Un incontro tipo prevede:
  • una serie di esercizi di "riscaldamento", per prendere contatto con il corpo e rilasciare le tensioni accumulate nella giornata
  • momenti di meditazione attiva e di espressione delle emozioni (con musica di sottofondo)
  • l'apprendimento di una serie di esercizi di Qi Gong (che occuperà un certo numero di incontri a seconda della complessità)
  • momenti di meditazione e/o contemplazione in silenzio o con musica di sottofondo
  • momenti di condivisione comunitaria
  • musica e danza

Visualizza Corso Qi Gong - Esercizi Energetici al parco di Villa Ghigi in una mappa di dimensioni maggiori


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mercoledì 30 marzo 2011

da Il Cambiamento (http://www.ilcambiamento.it/)

Una settimana fa aprivamo l'home page con un mio editoriale intitolato " Le bombe in Libia? Le radiazioni in Giappone? Colpa nostra".
Il sommario riportava una citazione dell'articolo: "Sono stanco. Stanco di vivere passivamente, mentre in nome del mio benessere vengono bombardati paesi e costruite centrali nucleari. Stanco di basare la mia quotidianità sul dolore e la sofferenza altrui, o sulla distruzione delle risorse primarie. Adesso basta, smettiamola!"
E' passata solo una settimana, ma se oggi apro le prime pagine dei "grandi giornali", non trovo più il Giappone e trovo a malapena la Libia. L'attenzione è tutta su Lampedusa e sulle sempre più patetiche azioni dei nostri politici.
Il Giappone? Già dimenticato... Tanto, in fondo, non è successo niente di grave e poi, si sa, i giapponesi sono bravi a risorgere...
Allora ha davvero ragione Francesco Maria Ermani, quando scrive " La congiura del silenzio, un regalo importante": L'inizio dei bombardamenti in Libia ha spostato l'attenzione mediatica sul Mediterraneo tralasciando e "dimenticando il silenzio dei tumori nucleari" del popolo giapponese che con dignità affronta un'emergenza nucleare da non sottovalutare. Giappone, Libia, nucleare, petrolio, crisi energetica: " è il momento del cambiamento silenzioso, quello dei fatti, quello che emarginerà i professionisti del galleggiamento ".
In molti si chiedono se sia un caso questo silenzio. C'è addirittura chi pensa che la guerra in Libia sia giunta proprio ora per distrarre l'attenzione dalla tragedia nucleare giapponese. Il nostro governo ha pensato bene di rimandare il discorso di un anno, con una moratoria...
La strategia è chiara: facciamo passare l'onda emotiva legata "all'incidente di Fukushima" e poi ripartiamo con il martellamento sul nucleare sicuro... L'importante, per i nuclearisti, è far scemare il dibattito, specialmente in vista del (per loro) pericolosissimo referendum del 12 e 13 giugno. Quel giorno, gli italiani saranno chiamati a votare su acqua pubblica e nucleare. Sarà un passaggio cruciale. Se gli italiani decideranno di non esprimersi, i cosiddetti poteri forti avranno davvero vinto. Noi faremo il possibile per non far spegnere la luce su questi temi.
Vuoi un esempio? Clicca qui, e guarda quanti articoli stiamo pubblicando quotidianamente sulla vicenda nucleare, sulla nube che scorrazza per l'Europa, sui mari radioattivi ecc. Leggendoli capirai quanto i giornali "tradizionali" stiano giocando sporco nel non parlarne...
Ti saluto, invitandoti a iscriverti sulla nostra area incontri (se non lo hai già fatto).
Buona lettura e a presto!
Daniel Tarozzi
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giovedì 24 marzo 2011

Nucleare: moratoria tattica da parte del Governo


NON FACCIAMOCI CONDIZIONARE DALLE RASSICURAZIONI TATTICHE E ANDIAMO CON COSCIENZA A VOTARE AL REFERENDUM DEL 12 GIUGNO PER FAR SAPERE CHE IN ITALIA NON ABBIAMO BISOGNO DEL NUCLEARE.
“E’ finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate” mormorava il Ministro Prestigiacomo, rivolgendosi ai suoi colleghi di partito, qualche giorno fa in un fuori onda intercettato da un’agenzia. Già lo si sapeva ma la ringraziamo comunque per aver dato riprova agli italiani, con poche battute, del fatto che decisioni come quelle del futuro energetico italiano si giocano in base alla conta degli elettori.
Il dietrofront della Prestigiacomo, come la “pausa di riflessione responsabile” annunciata dal Ministro Romani, possono dunque essere letti in un’ottica di convenienza elettorale. Le ragioni di stato, il bene comune, il futuro dei nostri figli e nipoti, il rispetto dell’ambiente, tutto giocato sul tavolo dell’imminente appuntamento alle urne, in particolare di quello referendario. L’importante è saperlo.

La mossa più efficace in questo senso va riconosciuta al Consiglio dei Ministri che ha annunciato la moratoria di un anno al programma nucleare. L’azione cela una rassicurazione tattica mirata a scoraggiare l’affluenza degli elettori ai Referendum, già messa a dura prova dal mancato accorpamento con le elezioni amministrative. Il messaggio pone la sicurezza in primo piano e vuole lasciare ad intendere che alla luce della situazione di emergenza e allarme che si è venuta a creare nelle centrali nucleari di Fukushima, in Giappone, il ritorno al nucleare dell’Italia potrebbe essere scongiurato.
Rassicurati anche dalla programmazione di appositi “stress test”, come stabilito dal Consiglio europeo straordinario del 22 marzo, cui sottoporre le centrali europee più vecchie, ma non solo quelle, gli italiani dovrebbero sentire mitigata l’urgenza di esprimere il proprio vincolante parere in occasione del referendum abrogativo del 12 giugno. Non cadiamo in questo errore. L’unico modo per fermare davvero il nucleare, per far sì che l’attuale “pausa di riflessione” non si concluda nell’arco di un anno riaprendo l’iter per la realizzazione delle centrali è votare “SI’” al Referendum. Per raggiungere il quorum devono votare almeno 25 milioni di italiani. Non facciamoci condizionare andiamo con coscienza a far sapere che in Italia non abbiamo bisogno del nucleare.
Gianfranco Padovan
Presidente EnergoClub
www.energoclub.org

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mercoledì 23 marzo 2011

Silvio Forever






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martedì 22 marzo 2011

LO SCANDALO DEI GROSSONI E’ BEN PIU’ GRAVE DELLO SCANDALO DELLA CLINICA SANTA RITA

COMUNICATO STAMPA DEL TELEFONO VIOLA DI MILANO
TELEFONO VIOLA DI MILANO – CONTRO GLI ABUSI DELLA PSICHIATRIA
Via tei Transiti 28 Tel. 022846009
VENGONO ALLA LUCE LE VICENDE DI ALTRI 7 RICOVERATI MORTI NEI 3 REPARTI PSICHIATRICI GROSSONI DI NIGUARDA LO SCANDALO DEI GROSSONI E’ BEN PIU’ GRAVE DELLO SCANDALO DELLA CLINICA SANTA RITA

SUI NUOVI GRAVISSIMI ABUSI AI GROSSONI DI NIGUARDA CONFERENZA STAMPA DEL TELEFONO VIOLA MARTEDI’ 22 MARZO ALLE ORE 12,00 PRESSO LA SALA STAMPA DEL TRIBUNALE DI MILANO
Telefono Viola di Milano: per informazioni tel. 333 463 7025

Egregi direttori dei giornali della carta stampata, delle reti di informazioni on line, delle reti
televisive, delle reti radiofoniche, per quasi 200 anni il manicomio ha rappresentato, nella cultura e nelle società europee, una sorta di ‘buco nero’. Il manicomio è stato un universo isolato, un mondo parallelo del tutto refrattario agli universi dell’informazione, della giustizia, della stessa medicina. Delle cosiddette istituzioni totali è indubbiamente stata la ‘più totale’. In questi due secoli raramente l’informazione ha svelato che

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giovedì 17 marzo 2011

Festa del'Unità d'Italia

Anche GOOGLE festeggia l'Unità d'Italia!
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sabato 12 marzo 2011

La crisi del capitale (sociale)

(da www.buongiornoroma.it)

marzo 12, 2011 di Pierfranco Pellizzetti

Di solito, quando si parla di “capitale”, il pensiero corre a quello “economico”: il denaro posseduto. Un po’ banale visto che tutti noi disponiamo anche di altre risorse da “portare a capitale” per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, sia i saperi come le relazioni di cooperazione. Risorse che ognuno eredita in misura asimmetrica, secondo quanto il filosofo John Rawls definiva “la lotteria della nascita”. Un altro capitale è quello “umano”: le qualifiche, le competenze, gli atteggiamenti individuali che facilitano il benessere individuale, sociale ed economico. Una vulgata corrente attesta come, favorendo la produttività e l’innovazione, quest’ultimo concorra alla crescita produttiva di un Paese; mentre quello “relazionale” ne aumenta la coesione interna e l’orientamento alla partecipazione democratica. Per dirla con il politologo di Harvard Robert Putnam, “le reti sociali hanno valore. Come un cacciavite (capitale fisico) o l’istruzione (capitale umano) possono aumentare la produttività (sia individuale, sia collettiva), allo stesso modo agiscono i contatti sociali”. Quindi, risulta di estremo interesse valutarne i livelli di accumulazione nell’Italia odierna, sensori del dinamismo economico e consenso politico. L’operazione realizzata di recente da Treelle, il think tank bipartisan sull’apprendimento continuo, ci fornisce dati non confortanti. Il Rapporto misura il capitale umano con due indicatori: confronto tra i titoli di studio e la loro distribuzione nei vari Paesi; analisi delle competenze realmente agite. In quanto ai “titoli”, se la popolazione tra i 25 e 64 anni dell’area Ue raggiunge un livello “terziario” (laurea e postlaurea) del 24 per cento, in Italia siamo al 14. La situazione rilevata in materia di comprensione di testi e grafici (literacy) e nella capacità di utilizzare in modo efficace strumenti matematici (numeracy) registra un ulteriore ritardo italiano rispetto alle medie Ocse. Già negli studenti quindicenni: la literacy scientifica, che in generale si colloca al 29 per cento, da noi scivola al 19.
Se ne ricava che la popolazione italiana ha un’istruzione debole,

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L'ATTIVITA' SOLARE E I TERREMOTI


Il campo magnetico interplanetario è generato dal Sole e ad esso si deve l'interferenza sulla meteorologia terrestre. Si sa da tempo che questo campo magnetico generato dalla nostra stella influisce direttamente su quello geomagnetico della Terra, di cui le aurore boreali sono la dimostrazione più spettacolare insieme alle interferenze sulle trasmissioni radiofoniche.
E' stato riscontrato, in circa 60 anni di attente osservazioni, che la maggiore intensità del campo magnetico interplanetario causata da una maggiore attività solare, determinerebbe la penetrazione dei protoni del vento solare fin nella bassa atmosfera. A causa di ciò le particelle positive, riuscendo ad attraversare la ionosfera, andrebbero ad interferire sulla normale formazione dei cumulonembi eccitando e potenziando la loro energia normalmente necessaria per sviluppare un temporale. Da ciò la possibilità di trasformare un normale temporale in una violenta tempesta.
Questo per quanto riguarda la meteorologia, ma da qualche tempo si è aggiunta anche la teoria che tempeste solari(macchie solari) possono addirittura attivare eruzioni vulcaniche e, in alcuni casi, scatenare terremoti in aree già ad elevato rischio sismico. Indagando sull'attività solare e su catastrofi naturali riportate dalla stampa a partire dal 1800, abbiamo scoperto, noi di Accademia Kronos, che grandi eruzioni vulcaniche a cominciare da quella imponente del Kracatoa nel mare della Sonda fino all'ultima del secolo appena trascorso del Vesuvio e da quelle più recenti del vulcano St. Helens fino a quella del Pinatubo (Filippine 1991), sono tutte collegate a forti attività solari. Anche molte delle eruzioni dell'Etna sono collegabili a fenomeni di aumento dell'attività solare. Abbiamo invece notato che i periodi di minima attività solare

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