sabato 12 marzo 2011

L'ATTIVITA' SOLARE E I TERREMOTI


Il campo magnetico interplanetario è generato dal Sole e ad esso si deve l'interferenza sulla meteorologia terrestre. Si sa da tempo che questo campo magnetico generato dalla nostra stella influisce direttamente su quello geomagnetico della Terra, di cui le aurore boreali sono la dimostrazione più spettacolare insieme alle interferenze sulle trasmissioni radiofoniche.
E' stato riscontrato, in circa 60 anni di attente osservazioni, che la maggiore intensità del campo magnetico interplanetario causata da una maggiore attività solare, determinerebbe la penetrazione dei protoni del vento solare fin nella bassa atmosfera. A causa di ciò le particelle positive, riuscendo ad attraversare la ionosfera, andrebbero ad interferire sulla normale formazione dei cumulonembi eccitando e potenziando la loro energia normalmente necessaria per sviluppare un temporale. Da ciò la possibilità di trasformare un normale temporale in una violenta tempesta.
Questo per quanto riguarda la meteorologia, ma da qualche tempo si è aggiunta anche la teoria che tempeste solari(macchie solari) possono addirittura attivare eruzioni vulcaniche e, in alcuni casi, scatenare terremoti in aree già ad elevato rischio sismico. Indagando sull'attività solare e su catastrofi naturali riportate dalla stampa a partire dal 1800, abbiamo scoperto, noi di Accademia Kronos, che grandi eruzioni vulcaniche a cominciare da quella imponente del Kracatoa nel mare della Sonda fino all'ultima del secolo appena trascorso del Vesuvio e da quelle più recenti del vulcano St. Helens fino a quella del Pinatubo (Filippine 1991), sono tutte collegate a forti attività solari. Anche molte delle eruzioni dell'Etna sono collegabili a fenomeni di aumento dell'attività solare. Abbiamo invece notato che i periodi di minima attività solare
coincidono con minori fenomeni di eruzioni vulcaniche ed anche con andamenti più regolari dal punto meteorologico stagionale, indipendentemente da fattori imputabili al Global Warming .

Si desume che l'aumento della forza del campo magnetico terrestre, causato dall'attività solare, potrebbe incidere in manifestazioni che, oltre le aurore boreali, potrebbero attivare fenomeni più pericolosi per l'uomo: dagli uragani alle eruzioni vulcaniche e, forse, fino ai terremoti.
Questi gli eventi documentati in cui a forti attività solari si sono avuti andamenti anomali climatici e violente eruzioni vulcaniche: 1947-48; 1970-71; 1980-81; 1991-93; 2004-05.
Alla fine del 1980 due ricercatori universitari, Mozzarella e Palombo pubblicarono sulla rivista “Il Nuovo Cimento” un loro studio che prendeva in esame i fenomeni dell'intensificazione delle macchie solari con i terremoti in Italia tra gli anni 1833 e 1980. Ebbene, fatte le dovute selezioni tra terremoti di assestamento e fenomeni legati all'attività vulcanica, sono stati selezionati 161 eventi sismici i quali rispettano incredibilmente una ciclicità di circa 11 anni. Il ciclo delle macchie solari, come tutti sanno, è di 11 anni e qualche mese.
Questo non vuol dire che l'aumento del campo magnetico terrestre indotto dal Sole produca terremoti, si può solo azzardare che in situazioni di tensione in fase di esasperazione tra due placche tettoniche, ciò potrebbe accelerare la liberazione di energia sismica che comunque sarebbe avvenuta, dopo qualche settimana o anno. E' comunque appurato che il processo conosciuto di magnetostrizione agisce su materiali ferromagnetici di cui la nostra Terra è ricca. Questo fatto dimostrerebbe che comunque l'attività solare agisce anche sulla nostra litosfera.
C'è poi uno scienziato russo, Oleg Martynov, che addirittura ha previsto terremoti importanti mesi ed anni prima avvalendosi di una sua teoria. In poche parole questo scienziato dice che tra la Terra e il Sole esiste un equilibrio gravitazionale che varia periodicamente. Quando si altera, crea sconvolgimenti sulla ionosfera e sull'atmosfera. In pratica causa piogge e uragani e provoca reazioni da parte della crosta terrestre, come un sisma. Quindi, secondo questo scienziato, i terremoti non nascerebbero solo da spinte dinamiche delle zolle tettoniche della Terra, ma rappresenterebbero l'ultimo stadio di cambiamenti che iniziano addirittura nello spazio.
Peccato che non si sappia che fine abbia fatto questo scienziato, dopo l'ultima intervista di Panorama apparsa il 21 settembre del 2000, si sono perse le tracce. Gli avremmo voluto chiedere perché e come si altera l'equilibrio gravitazionale tra la nostra stella e la Terra e come lui l'aveva scoperto. Peccato….sarà per un'altra volta

Fonte:http://www.accademiakronos.it/notiziari/.htm
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